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mercoledì 2 febbraio 2011

Vespri nella Presentazione del Signore - Omelia del Santo Padre

Oggi, 2 febbraio, festa della Presentazione di Gesù al Tempio, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la preghiera dei vespri, in occasione della festa degli istituti di vita consacrata e delle società di vita apostolica, ed ha pronunciato l'omelia, durante la quale si è soffermato sul mistero celebrato in questa festa, e sul motivo che ha spinto il suo venerato predecessore, Giovanni Paolo II, a collocare proprio in questa festa la giornata mondiale della vita consacrata.
Nella festa odierna, ha detto il papa, contempliamo il Signore Gesù che Maria e Giuseppe presentano al tempio per offrirlo al Signore. In questa scena evangelica si conferma il Figlio della Vergine, venuto sulla terra per compiere la volontà del Padre. Simeone lo addita come “luce per illuminare le genti e gloria del suo popolo Israele”. E' l'unione dei due testamenti; Gesù entra nel vecchio tempio, Lui che è il nuovo tempio. Malgrado il tempio sia frequentato da sacerdoti desiderosi di incontrare Dio, nessuno si accorge di nulla: Gesù è povero, figlio di genitori poveri. Solo due anziani, Simeone ed Anna, si accorgono del bambino; entrambi contemplano la luce di Dio, e il loro sguardo profetico si apre al futuro: “lumen ad revelationem gentium”. Alla vista del bambino Simeone e Anna intuiscono che è proprio Lui l'atteso. La presentazione di Gesù al tempio rappresenta la totale dedicazione della propria vita al Padre da parte di Simeone ed Anna e di tutti coloro che donano la propria vita al Signore; perciò questa festa è stata scelta da Giovanni Paolo II per la festa degli istituti di vita consacrata.
Il pontefice si è poi soffermato su tre significati particolari dell'icona evangelica della presentazione di Gesù al Tempio: in primo luogo, dice, essa contiene il simbolo fondamentale della luce che, partendo da Cristo, si irradia su Maria e Giuseppe, Simeone ed Anna e su tutte le genti. I padri della Chiesa hanno interpretato questa emanazione il cammino spirituale di amore per la bellezza del volto di Cristo. La Chiesa e la vita consacrata contemplano la bellezza del volto trasfigurato di Cristo per non essere titubanti davanti al volto sfigurato del Cristo sulla Croce.
In secondo luogo, l'icona evangelica manifesta la profezia, dono dello Spirito Santo; Simeone ed Anna, contemplando il Bambino Gesù, intravvedono il suo destino di morte e risurrezione. La vita consacrata è chiamata a questa missione profetica mediante la duplice attitudine contemplativa e attiva, alla passione per il Vangelo, praticato come forma di vita e annunciato ai poveri e agli umili della terra. Nel suo vissuto quotidiano la vita consacrata manifesta il Vangelo e il Regno già presente e operante.
Infine l'icona evangelica manifesta la sapienza di Simeone ed Anna, di una vita dedicata totalmente alla ricerca del volto di Dio, ai suoi segni e alla sua volontà. La vita consacrata è nel mondo e nella Chiesa segno visibile di questa ricerca del volto del Signore e delle vie che conducono a Lui. La vita consacrata incarna il volto gioioso ed impegnativo della ricerca di Dio.
"Siate ascoltatori assidui e scrutatori della Parola", è il messaggio affidato da Benedetto XVI a coloro che hanno consacrato al Signore la propria vita; attraverso la Lectio Divina, perché la vita consacrata nasce dall'ascolto della Parola. Vivere nella sequela di Cristo povero, casto ed obbediente è un'esegesi vivente della Parola di Dio. Da essa è sgorgato ogni carisma ed ogni regola, dando origine ad itinerari di vita cristiana segnati dalla radicalità evangelica.
L'attenzione del papa è anche per la società di oggi, soprattutto nei paesi più economicamente avanzati e benestanti: viviamo una emarginazione sempre maggiore della religione dalla sfera pubblica e un relativismo che tocca le sfere più importanti dei valori. Ciò esige una testimonianza luminosa e coerente da parte della Chiesa; saper orientare con la sapienza della vita l'intelligenza e il cuore degli uomini e delle donne del nostro tempo verso la vita buona del Vangelo è il compito della vita consacrata.
In conclusione il Santo Padre si è rivolto orante alla Vergine Santa: "O Maria, madre della Chiesa, affido a Te tutta la vita consacrata, affinché tu le ottenga la pienezza della luce divina viva nell'ascolto della Parola di Dio".

Per leggere l'omelia completa fare clic sul seguente link:

Vespri della Presentazione di Gesù al Tempio - Omelia del Santo Padre

1 commento:

  1. Sarebbe possibile conoscere qualche gossip della Vostra parrocchia?

    Vi ringrazio.

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