Duomo di Caorle su facebook

martedì 29 giugno 2010

Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo

Oggi, solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo, il Santo Padre ha celebrato la Santa Messa in san Pietro, durante la quale ha anche imposto il pallio (una striscia di lana bianca con croci nere) ai vescovi metropoliti nominati nel corso dell'ultimo anno.
Nell'omelia che qui pubblichiamo il papa ha voluto sottolineare l'importanza del legame di tutta la Chiesa nel successore di Pietro, oggi visibile nel segno del pallio; tale legame, dice, "è garanzia di libertà nel senso della piena adesione alla verità, all’autentica tradizione, così che il Popolo di Dio sia preservato da errori concernenti la fede e la morale". Il significato del pallio, afferma inoltre il Pontefice, è ancor più visibile laddove la Chiesa è perseguitata od oppressa da ingerenze politiche, e non meno "nel caso di Comunità che patiscono l’influenza di dottrine fuorvianti, o di tendenze ideologiche e pratiche contrarie al Vangelo": l'unione con la Santa Sede è "un pegno di libertà, analogamente al "giogo" di Gesù, che Egli invita a prendere, ciascuno sulle proprie spalle"; come questo "pur esigente, è "dolce e leggero" e, invece di pesare su chi lo porta, lo solleva, così il vincolo con la Sede Apostolica, pur impegnativo, sostiene il Pastore e la porzione di Chiesa affidata alle sue cure, rendendoli più liberi e più forti".
In questa festa che è della Chiesa Universale, il Santo Padre dedica un passaggio della sua omelia all'unità dei cattolici e dei cristiani in generale; dice il papa che il danno maggiore per la Chiesa è "ciò che inquina la fede e la vita cristiana dei suoi membri e delle sue comunità, intaccando l’integrità del Corpo mistico"; ma, citando un passo della lettera di San Paolo a Timoteo, dice che "gli uomini che operano il male non andranno molto lontano, perché la loro stoltezza sarà manifesta a tutti". E Cristo stesso ci rassicura: "Non praevalebunt – non prevarranno (Mt 16,18). L’unità della Chiesa è radicata nella sua unione con Cristo, e la causa della piena unità dei cristiani è pure sostenuta dalla sua preghiera e dalla sua promessa".

Per leggere tutta l'omelia, tratta dal sito della Santa Sede, clicca qui.

domenica 27 giugno 2010

La festa del voto alla Madonna dell'Angelo

Il mese di giugno è ormai al termine e si avvicina il tradizionale appuntamento dei fedeli caorlotti e dei molti devoti ospiti con la Madonna dell'Angelo, sabato 10 e domenica 11 luglio; in quest'anno solo il preludio dei più imponenti festeggiamenti che si terranno il prossimo settembre.
Accompagneremo il simulacro della Beata Vergine in processione dal Santuario al Duomo la sera di sabato, dalle 21:45; domenica, giorno della festa, le Sante Messe in Duomo, secondo l'orario festivo; dopo la Messa delle ore 21:00 il ritorno al Santuario, sempre processionalmente.
L'origine di questa festa risale al XVIII secolo, quando Caorle era una delle nove città del dogado di una Venezia ormai in completa decadenza; la popolazione era poverissima, mancavano i mezzi di sussistenza e l'epidemia di peste aveva letteralmente decimato gli abitanti. Ad aggravare questa situazione, nel 1741, il Senato della Serenissima ordinò una ricognizione delle terre e delle acque invendute, minacciando così i caorlotti (che al tempo vivevano essenzialmente di pesca, dal momento che la città era per lo più circondata da paludi incoltivabili) di perdere gli antichi privilegi di cui godevano sui canali, fiumi e porti che si affacciavano tra Livenza e Tagliamento. Così, oltre ad un appello rivolto dai cittadini direttamente al doge, il Consiglio dei nobili e dei popolari si riunì nel palazzo podestarile per implorare l'aiuto provvidenziale della Beata Vergine dell'Angelo, impegnandosi con voto solenne a celebrare una festa in suo onore. Quando, l'anno successivo, furono riconfermati i privilegi delle acque, i cittadini di Caorle si rivolsero al vescovo, Francesco Trevisan Suarez, affinché fissasse una data per quella che sarà l'annuale festa del voto; il vescovo stabilì che essa venisse celebrata la domenica entro l'ottava della Natività della Vergine (l'8 settembre). Solo nel 1864 il patriarca di Venezia Giuseppe Luigi Trevisanato chiese al papa, Pio IX, che tale ricorrenza fosse spostata alla seconda domenica di luglio, poiché sarebbe così riuscita più agevole la partecipazione dei pescatori; il papa acconsentì alla richiesta, stabilendo, con decreto datato 7 luglio 1864, che in quella domenica si celebrassero Messa e Ufficio del Patrocinio di Maria Santissima.
In questo momento di particolare difficoltà per i nostri pescatori è facile trovare, nelle vicende che la storia ci tramanda, un nesso sorprendente; oggi, come allora, a causa di decisioni che alla nostra vista appaiono lontane, talvolta miopi e troppo drastiche, la vita di decine di famiglie della nostra comunità è resa improvvisamente precaria. Come non tornare con il nostro cuore a quel porto che la Provvidenza ha voluto far sorgere proprio sul mare, al quale nei secoli decine di cuori hanno trovato attracco, senza mai restare delusi! Quale occasione più propizia di questa festa del voto, dunque, per affidare a Lei ancora una volta le sorti della città; provveda Lei a noi nella necessità, come recita l'antica orazione scritta a corona del suo Santuario.

domenica 13 giugno 2010

Visite guidate al Duomo e al Museo

Come ogni estate, ricominciano le visite guidate al Duomo e al Museo, un'opportunità per i turisti ma anche per i parrocchiani, per conoscere le opere d'arte, l'architettura, il significato delle opere e della costruzione del nostro Duomo, immensa eredità lasciataci dai nostri antenati, un autentico libro aperto per narrare ai visitatori il mistero di Cristo.
Non solo, ma sarà anche un viaggio nella storia di Caorle, che per mille anni è stata sede vescovile, come testimoniano le numerose lapidi, affreschi, paramenti e reliquie conservati in Duomo e in Museo.
Per le visite al Duomo un incaricato accoglierà i partecipanti tra il Duomo e il campanile, alle ore 21 dei giorni lunedì, martedì, mercoledì e giovedì; inoltre il martedì, sempre alle 21, sarà disponibile anche una guida per i turisti di lingua tedesca. Per le guide al Museo il ritrovo sarà davanti al portone d'ingresso dei giardini della canonica, il giovedì alle ore 21.
Si ricorda inoltre che tutte le visite guidate sono gratuite.

mercoledì 9 giugno 2010

Chiusura dell'anno sacerdotale

Si avvia a conclusione l'anno sacerdotale, l'anno giubilare voluto da papa Benedetto XVI nel ricordo di S. Giovanni Maria Vianney. Proprio ieri un gruppo di sacerdoti della nostra diocesi, tra cui il nostro don Giuseppe Manzato, hanno accompagnato il patriarca e il vescovo ausiliare a Roma, dove oggi e domani seguiranno gli appuntamenti previsti nelle basiliche di San Paolo fuori le mura e San Giovanni in Laterano, consistenti in meditazione, adorazione eucaristica e possibilità di confessione.
Nel pomeriggio di domani, 10 giugno, tutti i sacerdoti diocesani si incontreranno col patriarca prima di partecipare alla Veglia in piazza San Pietro, la sera, nella quale vi sarà il primo incontro col papa, durante una meditazione sul Vangelo e l'adorazione eucaristica.
La chiusura ufficiale dell'anno sacerdotale è fissata per venerdì 11 giugno, solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, con la Santa Messa presieduta dal Santo Padre alle ore 10:00 (e in diretta su TV 2000, canale 20 del digitale terrestre), a cui sono invitati a partecipare tutti i sacerdoti del mondo. Al termine della celebrazione il papa proclamerà S. Giovanni Maria Vianney patrono dei sacerdoti e consacrerà tutti i sacerdoti al Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria.

Preghiamo per tutti i sacerdoti, in particolare per quelli della nostra parrocchia, perché il Signore dia loro la forza di pascere il gregge loro affidato con mansuetudine e fermezza, e preghiamo anche perché il Signore susciti altri sacerdoti santi nella sua Chiesa.

sabato 5 giugno 2010

Orario estivo delle Sante Messe

Entra in vigore da oggi l'orario estivo delle Sante Messe in tutto il vicariato. Per la nostra parrocchia si tratta di un sostanziale incremento del numero di Messe celebrate, per venire incontro alle necessità degli ospiti e dei parrocchiani che, impegnati con la stagione lavorativa, vogliono assolvere il precetto festivo.
Le Messe prefestive (vale a dire celebrate il sabato ma valide per la domenica, oppure nelle vigilie delle feste comandate come l'Assunta) saranno celebrate alle 18.30 e alle 21.00 in Duomo, con una Messa alle 16.30 celebrata presso la cappella della casa di riposo "Don Moschetta".
Le Messe festive (domenica e feste comandate) saranno celebrate in Duomo alle 7.00, 8.00, 9.30, 10.45, 12.00, 16.00, 19.00 e 21.00, ricordando, per chi lo desidera, i vespri alle 18.15.
Le Messe feriali (giorni lavorativi e sabato mattina) saranno in Duomo alle 7.00 e alle 18.30, e in Santuario alle 8.30.
Si ricorda anche che domani, domenica 6 giugno, le Messe delle ore 9.30 e 10.45 saranno unite in un'unica celebrazione alle ore 10.00, per poter dare adeguato spazio alla solenne Processione Eucaristica che seguirà la Santa Messa.

Per consultare tutti gli orari visitate la pagina del sito parrocchiale dedicata agli orari nella parrocchia e nel vicariato (www.caorleduomo.altervista.org/orari.html).

giovedì 3 giugno 2010

Ucciso mons. Luigi Padovese

E' con grande tristezza che annunciamo la morte di mons Luigi Padovese, vicario apostolico in Anatolia, che recentemente aveva partecipato all'ultima assemblea ecclesiale del patriarcato di Venezia. Questa la notizia da uno dei quotidiani nazionali:
ANKARA - Monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico dell'Anatolia, è stato ucciso oggi a Iskenderun, in Turchia. Il religioso sarebbe stato ammazzato a coltellate.
Ad ucciderlo sarebbe stato il suo autista, stando almeno a quanto ha affermato l'emittente turca Ntv. Monsignor Padovese è stato trasportato d'urgenza in ospedale ma è morto durante il trasferimento.

Era nato a Milano 63 anni fa e nel 1965 fece la sua prima professione nei frati cappuccini e nel giugno del 1973 venne ordinato sacerdote. Era professore titolare della cattedra di Patristica alla Pontificia Università dell'Antonianum. Fino al giorno in cui venne ordinato vescovo, era stato per 16 anni direttore dell'Istituto di Spiritualità nella stessa università.

Nel 2005 fu assassinato, sempre a coltellate Padre Santoro e nel dicembre del 2007 un altro frate francescano fu aggredito a Smirne - senza conseguenze gravi - al termine della messa. Si trattò quella volta di padre Adriano Franchini, superiore della Custodia di Turchia e fu lo stesso monsignor Luigi Padovese, già allora presidente della Conferenza episcopale turca e Vicario apostolico per l'Anatolia, a dare l'annuncio.

Un "fatto orribile", "incredibile", "siamo costernati": è questa la prima reazione a caldo - appresa la notizia - di padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, alla notizia dell'uccisione in Turchia di mons. Padovese.

Nel corso di una recente intervista, lo stesso vescovo assassinato oggi tracciava un quadro della condizione dei cristiani e dei cattolici, in particolare, che vivono in turchia, circodati - si diceva - da un clima non privo di tensioni.

"Per capire l'attuale situazione che vivono i cristiani in Turchia oggi - disse Padovese in quell'occasione - occorre riandare agli anni settanta e lì focalizzare in particolare due fenomeni concomitanti: da un lato il ridimensionamento dell'islam da parte di Ataturk, che oggi invece cerca di riprendere vigore e forza; dall'altro un nazionalismo sempre più forte e reattivo a fronte della crescente paura di perdere consenso all'interno della società".

E aggiunse: "Questo spiega e motiva gli attacchi che periodicamente e sempre più frequentemente riceve la comunità cristiana, sia ortodossa sia latina sia protestante, pur essendo una minoranza. Vi è anche da considerare il fatto che il cristianesimo latino in passato veniva spesso, e anche oggi accade, considerato come un elemento estraneo all'islam e alla sua società, per una sorta di lunga memoria storica, che ha collegato il cristianesimo all'occupazione di potenze straniere. Tuttavia l'islam turco non è monolitico, ma anzi estremamente variegato. Recentemente sono riemersi gruppi a orientamento sufi, notoriamente più tolleranti". (da Repubblica)

Ci uniamo nel cordoglio di tutte le persone che avevano a cuore la vita di questo vescovo, e preghiamo il Signore perché gli conceda la pace eterna.

martedì 1 giugno 2010

La Tredicina di Sant'Antonio

Terminato il mese dedicato alla Madonna, il mese di giugno si apre con tredici giorni di preghiera fino alla ricorrenza annuale del transito di Sant'Antonio di Padova (avvenuto il 13 giugno 1231), quasi ad acuire il legame tra Maria e il Santo che ebbe il privilegio di stringere Gesù come bambino tra le sue braccia.
Nato a Lisbona nel 1195 ed entrato a far parte della comunità dei Canonici regolari di sant'Agostino, fu colpito dallo stile di vita predicato da san Francesco ad Assisi, dove decide di entrare a far parte dei frati minori. Dedito in particolare alla predicazione, dopo aver viaggiato per l'Europa, si stabilì in Italia, scegliendo Padova come città prediletta; la sua agiografia è ricca di fatti prodigiosi e di miracoli, come l'essere sopravvissuto all'avvelenamento, riattaccare le membra staccate dal corpo e si racconta di come, durante i suoi sermoni, ognuno lo sentisse parlare la propria lingua. Per gli ultimi istanti della sua vita si ritira a vita quasi eremitica su una capanna fatta costruire su di un noce presso Camposampiero; da qui, il 13 giugno 1231, sentendo la morte ormai vicina, espresse il desiderio di raggiungere il tempio mariano dell'Arcella, a Padova, dove si spense. Subito la fama della sua santità e delle sue virtù eroiche spinsero molti pellegrini verso il luogo della sua sepoltura, ove ottenevano grazie di ogni genere, che ad oggi ne fanno uno dei santi più invocati al mondo.
Anche a Caorle, come in tutto il Veneto, la devozione al Santo di Padova si fece sentire con particolare fervore: nella cattedrale caprulana, infatti, gli era dedicato un altare sulla parete destra, al quale era collocata la tela settecentesca recentemente restaurata e posta sulla parete sinistra; a quell'altare il vescovo Pietro Martire Rusca aveva comandato che si celebrasse una Messa letta ogni giorno e due Messe cantate al mese, come testimonia la lapide affissa alla parete destra, proprio dove sorgeva quell'antico altare. Al posto dell'altare oggi è aperta una nicchia, con una statua del Santo.
Non solo, ma le cronache ci narrano che nel 1604 il vescovo di Caorle Lodovico De Grigis ha consacrato il Santuario antoniano del Noce, sorto a Camposampiero dove il Santo ebbe la sua ultima dimora.
I devoti del Santo sparsi in tutto il mondo invocano per sè, per i propri cari e per tutto il mondo le grazie di Dio per intercessione di sant'Antonio con la Tredicina, da oggi e fino al 13 giugno, giorno della festa liturgica, che quest'anno cade in domenica.
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