Oggi, solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo, il Santo Padre ha celebrato la Santa Messa in san Pietro, durante la quale ha anche imposto il pallio (una striscia di lana bianca con croci nere) ai vescovi metropoliti nominati nel corso dell'ultimo anno.
Nell'omelia che qui pubblichiamo il papa ha voluto sottolineare l'importanza del legame di tutta la Chiesa nel successore di Pietro, oggi visibile nel segno del pallio; tale legame, dice, "è garanzia di libertà nel senso della piena adesione alla verità, all’autentica tradizione, così che il Popolo di Dio sia preservato da errori concernenti la fede e la morale". Il significato del pallio, afferma inoltre il Pontefice, è ancor più visibile laddove la Chiesa è perseguitata od oppressa da ingerenze politiche, e non meno "nel caso di Comunità che patiscono l’influenza di dottrine fuorvianti, o di tendenze ideologiche e pratiche contrarie al Vangelo": l'unione con la Santa Sede è "un pegno di libertà, analogamente al "giogo" di Gesù, che Egli invita a prendere, ciascuno sulle proprie spalle"; come questo "pur esigente, è "dolce e leggero" e, invece di pesare su chi lo porta, lo solleva, così il vincolo con la Sede Apostolica, pur impegnativo, sostiene il Pastore e la porzione di Chiesa affidata alle sue cure, rendendoli più liberi e più forti".
In questa festa che è della Chiesa Universale, il Santo Padre dedica un passaggio della sua omelia all'unità dei cattolici e dei cristiani in generale; dice il papa che il danno maggiore per la Chiesa è "ciò che inquina la fede e la vita cristiana dei suoi membri e delle sue comunità, intaccando l’integrità del Corpo mistico"; ma, citando un passo della lettera di San Paolo a Timoteo, dice che "gli uomini che operano il male non andranno molto lontano, perché la loro stoltezza sarà manifesta a tutti". E Cristo stesso ci rassicura: "Non praevalebunt – non prevarranno (Mt 16,18). L’unità della Chiesa è radicata nella sua unione con Cristo, e la causa della piena unità dei cristiani è pure sostenuta dalla sua preghiera e dalla sua promessa".
Per leggere tutta l'omelia, tratta dal sito della Santa Sede, clicca qui.
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