Oggi, primo giorno del mese di luglio, ricorreva la solennità liturgica del Preziosissimo Sangue di Gesù. La devozione al Sangue di Cristo era risorta a nuovo vigore nel XIX secolo, per opera di don Francesco Albertini, San Gaspare del Bufalo (fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue) e santa Maria de Mattias (fondatrice delle suore adoratrici del Sangue di Cristo). Fu proprio San Gaspare, nel 1822, a chiedere alla Santa Sede di riconoscere ufficialmente un giorno in cui celebrare la devozione al Sangue di Gesù; la Sacra Congregazione dei Riti la fissò per la prima domenica di luglio, e successivamente papa Pio IX la spostò il primo luglio. Nel 1934 papa Pio XI la elevò al rango di festa di prima classe (attualmente solennità); ma successivamente papa Paolo VI, con la riforma liturgica post-conciliare, la accorpò alla celebrazione del Corpus Domini. In seguito, però, alle numerose rimostranze dei fedeli, fu concesso ai fedeli ugualmente di celebrare la ricorrenza il primo luglio, col grado di Solennità.
Anche nella nostra Chiesa di Caorle abbiamo segni tangibili della devozione al Preziosissimo Sangue; il primo reliquiario in argento e cristallo, che custodiva le reliquie della Santa Croce, del Preziosissimo Sangue e una Sacra Spina, risale al XVIII secolo, donati dal vescovo di Caorle Giovanni Vincenzo de Filippi; successivamente il reliquiario fu sostituito dal vescovo Francesco Trevisan Suarez con una croce di cristallo, nel 1744, ed è conservato ancora oggi nel museo liturgico.
L'altro reliquiario dedicato al Preziosissimo Sangue (riportato nella foto) è dono del patriarca di Venezia Angelo Ramazzotti e risale al XVIII secolo, capolavoro di arte orafa veneziana; il 7 marzo 1861 il patriarca elargì alla parrocchia di Caorle una porzione di terra imbevuta del Sangue di Cristo e due spine della Sacra Corona, conservate all'interno della teca in cristallo, e le autenticò col suo sigillo, ancora apposto sul reliquiario.
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