«O Adonai,
et dux domus Israël,
qui Moysi in igne flammae rubi apparuisti,
et ei in Sina legem dedisti:
veni ad redimendum nos
in brachio extento.»
«O Adonai, guida della casa d’Israele,
che sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto,
e sul monte Sinai gli hai dato la legge:
vieni a liberarci con braccio potente.»
Terzo giorno della Novena di Natale e seconda antifona in O; il titolo che oggi è dato al Cristo che viene è Adonai. Il nome Adonai è quello con cui viene nominato Dio più diffusamente nella Bibbia, anche e soprattutto per non pronunciare il tetragramma YHWH, troppo sacro per essere pronunciato, al quale storicamente furono assegnate proprio le vocali di Adonai perché fosse letto in questo modo. Sempre così è chiamato Dio nella preghiera che ogni giorno l'ebreo osservante doveva pronunciare per scandire i vari momenti della giornata: «Shema' Ysrael, Adonai Eloheinu, Adonai ehad», che significa: «Ascolta Israele, il Signore è Dio, il Signore è uno».
Il primo riferimento al nome di Dio nella Bibbia si trova nel libro dell'Esodo, dove il tetragramma biblico è interpretato con "Io sono":
«Mosè disse a Dio: "Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Mi diranno: 'Qual è il suo nome?'. E io che cosa risponderò loro?". Dio disse a Mosè: "Io sono colui che sono!". E aggiunse: "Così dirai agli Israeliti: 'Io-Sono mi ha mandato a voi'".»
(Es 3,13-14)
«Io sono il Signore! Vi sottrarrò ai lavori forzati degli Egiziani, vi libererò dalla loro schiavitù e vi riscatterò con braccio teso e con grandi castighi.»
(Es 6,6)
«Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati. Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato.»
(Gv 8, 24.28)
«Gesù allora, sapendo tutto quello che doveva accadergli, si fece innanzi e disse loro: "Chi cercate?". Gli risposero: "Gesù, il Nazareno". Disse loro Gesù: "Sono io!". Vi era con loro anche Giuda, il traditore. Appena disse loro "Sono io", indietreggiarono e caddero a terra.»
(Gv 18, 4-6)
Ascoltiamo anche oggi l'antifona e lasciamoci pervadere dalla soave semplicità del canto gregoriano; esso, più di tutti i canti che l'uomo abbia mai scritto (e specialmente di molti canti che oggi, durante la Messa, ci trascinano più nella baldanza del mondo che nella letizia degli umili) è piccolo e umile come i pastori, le pecore, il bue e l'asinello che adorano Gesù Bambino nel Presepe.
Acrostico: A S
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