Duomo di Caorle su facebook

sabato 30 luglio 2011

La Bussola parla della Madonna dell'Angelo

Sempre rimanendo in tema di Caorle e della stampa, proprio oggi il quotidiano telematico cattolico La Bussola Quotidiana ha citato Caorle in un articolo della rubrica Visto e mangiato. Prima di approfondire la tematica gastronomica, l'oggetto principale della rubrica, l'autrice Monica Colombo parla del Santuario della Madonna dell'Angelo, della sua storia e della leggenda che vuole il simulacro della Madonnina del Mare arrivato sulle onde del mare ai pescatori della nostra cittadina marittima.

Caorle, la Madonna dell'Angelo
Di Monica Colombo

Ci troviamo ancora una volta in riva al mare, all’estremità di un piccolo promontorio adiacente il porticciolo di Caorle. La prima cosa che appare davanti agli occhi del visitatore è la sagoma di un imponente campanile quadrangolare, di stile romanico, che risale al XIII secolo. Questo campanile fino alla metà del secolo scorso fungeva anche da faro per naviganti che dovevano raggiungere il porto, rendendo il Santuario un ancor più sentito e tangibile luogo di soccorso.

Come spesso accade per gli edifici di culto legati ai luoghi di mare, la tradizione racconta che il titolo della chiesa è dovuto ad un fatto miracoloso. Sulle rive del mare esisteva già un’antica chiesa dedicata all’Arcangelo Michele, una basilica a tre navate risalente al tempo delle invasioni barbariche, quando gli abitanti della cittadina veneta di Concordia si rifugiarono sul litorale per fuggire alle violenze. Un giorno un gruppo di pescatori trascinò a riva, impigliata nelle reti, una statua della Vergine posta sopra un blocco di marmo. Nessuno dei pescatori aveva però la forza di sollevare la statua e portarla fino in chiesa, a causa del peso del marmo; il vescovo chiamò allora dei fanciulli, e grazie alle loro mani innocenti la statua poté essere sollevata e posta senza fatica in chiesa. Tutti dovevano poterla contemplare e l’architettura venne modificata in funzione della nuova dedicazione mariana. Quando la chiesa della Madonna dell’Angelo venne consacrata, il 7 gennaio 1523, la statua della Vergine era posta sopra l’altare maggiore. L’ingresso principale era privo di porta e protetto solo da un porticato, in modo tale da poter sempre rivolgere una preghiera, anche da lontano, la statua della Vergine. Delle tre navate originarie era rimasta solo quella di sinistra, essendo il lato destro troppo spesso colpito dalla forza del mare.

Nel XVIII il santuario subì ulteriori modifiche e oggi il santuario si presenta esternamente come un sobrio tempio a navata unica, preceduto da un profondo nartece sovrastato da un particolare timpano dal profilo curvilineo, che ora protegge un portale di gusto classico. All’interno l’effige della Vergine è ulteriormente valorizzata dal riallestimento dell’area presbiteriale, separata dalla navata da un ricca balaustra in marmo. Sopra la statua della Vergine è stata posizionata anche l’originaria effige dell’arcangelo Michele, per valorizzare l’intera storia del santuario. Chi non la conoscesse la può “leggere” sul soffitto della navata centrale, dove interessanti affreschi di immediata efficacia narrativa raccontano del ritrovamento della statua e del miracolo dei fanciulli.

Per chi fosse interessato al resto dell'articolo ed alle valutazioni gastronomiche può cliccare su questo collegamento.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Articoli correlati