Duomo di Caorle su facebook

lunedì 16 gennaio 2012

Aborto: notizie preoccupanti dal Brasile

Ricevo e divulgo questa preoccupante email a firma di Alberto R. S. Monteiro a proposito della recente situazione riguardante la legalizzazione dell'aborto in Brasile. Nel nostro Paese e nel nostro continente europeo la legalizzazione dell'aborto è così drammaticamente normale da non fare ormai più notizia; ma alcuni fatti descritti in questa lettera credo possano aiutare anche noi italiani ed europei a far luce su cosa ci sia dietro questa strana guerra delle nostre democrazie volta all'annientamento della vita innocente dei bambini non nati. Particolarmente interessante a questo proposito mi sembra questa affermazione della mail in questione, che ci fa capire come funziona la democrazia su temi scomodi come questo: «Siamo tutti purtroppo vittime dello stesso male, però, al contrario dell'Europa, la riprovazione all'aborto in Latino America cresce anno dopo anno, in un modo impressionante, in tutto il continente. In Brasile l'approvazione all'aborto è diminuita dal 60% nel 1994 ad appena 3% nel 2005, e da allora continua a diminuire; però non si fanno quasi più indagini di opinione pubblica, giacché vengono pagate dalle organizzazioni che promuovono l'aborto». Segue il testo della mail (alcune correzioni mie).

Urgente: l'aborto potrebbe essere legalizzato in tutta l'America Latina
Di Alberto R. S. Monteiro

A tutti quelli che comprendono il valore della vita umana.

Sono un italo brasiliano che chiede scusa per qualsiasi sbaglio d'italiano. Scrivo questo messaggio perché il vostro indirizzo di posta elettronica mi è stato dato come appartenente a una persona profondamente interessata nella difesa della dignità della vita umana.

La situazione è gravissima: siamo nell'imminenza della legalizzazione dell'aborto in tutto il nostro continente. In Europa già si soffre l'imposizione totalitaria dell'aborto, promossa dall'ONU e da decine di grandi Fondazioni Internazionali. Anche l'America Latina è invasa da queste politiche distruttive dell'essere umano e dei fondamenti della democrazia.

Questo messaggio chiede agli italiani che sono a favore della vita di aiutarci a impedire l'imminente legalizzazione dell'aborto nel nostro continente.

Siamo tutti purtroppo vittime dello stesso male; però, al contrario dell'Europa, la riprovazione all'aborto in America Latina cresce anno dopo anno, in un modo impressionante, in tutto il continente. In Brasile l'approvazione all'aborto è diminuita dal 60% nel 1994 ad appena 3% nel 2005, e da allora continua a diminuire; però non si fanno quasi più indagini di opinione pubblica, giacché vengono pagate dalle proprie organizzazioni che promuovono l'aborto.

In Uruguai l'approvazione all'aborto era del 68% nel 2005 ed è diminuita al 49% nel 2008, e dopo da allora anche lì hanno smesso, come in Brasile, di promuovere nuove indagini di opinione. Tuttavia, nel dicembre del 2011, un programma televisivo uruguaiano che favoriva l'aborto intentò un'indagine in diretta con 2000 persone e trovò il 67% di riprovazione alla legalizzazione dell'aborto. Sorpresi dal risultato, la settimana seguente tentarono una nuova indagine, con diverse parole, e questa volta risultò una riprovazione del 78% all'aborto. La terza settimana arrivò
l'annuncio, può essere coincidenza o no, che avevano perduto il patrocinatore e non avrebbero più trasmesso nel 2012.

Similmente accade in altre nazioni del continente. Un'altra differenza tra America Latina ed Europa consiste nel fatto che, oltre alla riprovazione all'aborto, tutta l'America Latina, con l'eccezione di Cuba e della Guiana, è sottoscritta al Trattato
Interamericano dei Diritti Umani, un trattato che Riconosce la personalità giuridica e il diritto alla vita dal momento del concepimento, un trattato che è incluso in tutte le nostre costituzioni, motivo per il quale in nessun Parlamento si potrebbe nemmeno presentare un progetto di legge per legalizzare l'aborto senza prima revocare la ratifica del Trattato Interamericano dei Diritti Umani. I comitati interni di controllo di costituzionalità dei parlamenti, che
esistono in tutti i parlamenti per potere bene avviare il processo legislativo, dovrebbero perciò bocciare questi progetti, per incostituzionalità, proprio nel momento della loro presentazione.

Nonostante tutto ciò, in Uruguay, il Partito di sinistra Frente Amplio, approfittando del fatto di avere la maggioranza dei voti in Senato, ha convocato una seduta straordinaria il 27 dicembre 2011, tra il Natale e il Capodanno, per approvare una legge che liberalizza praticamente l'aborto durante tutti i nove mesi della gravidanza. Il marzo 2012 la stessa legge sarà votata dalla Camera dei Deputati e, nonostante la sua incostituzionalità e l'opinione pubblica contraria, potrà trasformarsi in legge e in seguito essere copiata in tutta l'America Latina.

Un mese prima, il 29 novembre 2011, la Conferenza Episcopale dell'Uruguay presentò in Senato un rapporto dettagliato sugli interessi internazionali che promuovono l'aborto in tutta America. Si crede che fu questa denuncia che fece precipitare la votazione di Natale, prima che il pubblico venisse a piena conoscenza del contenuto del rapporto. Fu la prima volta che una Conferenza Episcopale presentò una denuncia sulla difesa della vita così completa e fondata.

Il messaggio seguente chiede a tutti di conoscere i fatti che stanno accadendo, di divulgarli e di prepararsi per aiutarci alla battaglia per la vita che avverrà a marzo. Nel frattempo, chiediamo a tutti di scrivere un messaggio di appoggio ai Vescovi dell'Uruguai, perché possano a marzo dimostrare lo stesso coraggio nel difendere la vita come lo hanno fatto in novembre e dicembre. La posta elettronica dei vescovi dell'Uruguay è a fine messaggio.

Questo messaggio è lungo ma, per favore, non ti importare di questo. Studia con pazienza il messaggio, commentalo e divulgalo a tutto i tuoi contatti. Insisti con i tuoi amici perché facciano lo stesso.

La Cultura della Morte che pretende installarsi nel nostro continente, come base di una nuova forma di dittatura, non usa la forza per imporsi, ma l'ideologia e il controllo dell'informazione.

Per vincere questa battaglia contro la vita non abbiamo bisogno del tuo sangue, nemmeno del tuo denaro. Abbiamo bisogno solo che tu lo sappia e della tua iniziativa per diffonderlo. Non c'è altra maniera di difendere la democrazia moderna.

Il tuo contributo, in conoscenza e diffusione, è assolutamente indispensabile per impedire questo genocidio.

Fu esattamente in questo modo che, negli ultimi anni, si sono vinte diverse altre battaglie per la vita. E, ogni volta che ciò accade, tutti capiscono più profondamente cosa veramente succede e la democrazia si rafforza.

Cercherò nelle prossime settimane di mantenere informati tutti coloro che sono in questa lista sullo sviluppo dei fatti.

Ringrazio tutti per l'immenso bene che stanno aiutando a promuovere. Il problema trascende le frontiere di qualsiasi nazione, giacché fà parte di una strategia d'insieme pesantemente finanziata da organizzazioni internazionali che investono nella promozione dell'aborto in tutto il mondo.

Non vi immaginate come queste cose, che sembrano piccole e insignificanti, facciano la differenza e portino alla vittoria della vita. È per causa di queste cose che l'approvazione all'aborto è in scesa in America Latina, l'aborto ancora non si è imposto e speriamo che mai s'imponga. Ed è anche per questo che tentano di approvarlo nella settimana di Natale. Temono, e con ragione, che se non lo fanno in questo modo, non lo faranno più, e ogni giorno gli risulterà sempre più e più difficile farlo, fino a che tutto il continente diventerà apertamente a favore della vita, come già praticamente è.

Siate sicuri che la partecipazione di ognuno è veramente insostituibile e, insieme, si ottiene la differenza.

Con immensa gratitudine,

ALBERTO R. S. MONTEIRO


A questo indirizzo potrete trovare il messaggio completo, con gli indirizzi di tutti i vescovi della Conferenza Episcopale Uruguaiana, che il signor Alberto Monteiro ci chiede cortesemente di leggere e divulgare a tutti i nostri contatti e amici; anche se un po' lungo credo non sarà un peso leggerlo per tutti coloro che hanno a cuore le problematiche della vita dei più deboli e innocenti. Un applauso va ai vescovi della Conferenza Episcopale Uruguaiana, ai quali siamo vicini in questa lotta, e un grazie al signor Monteiro, per aver scritto in italiano un messaggio così completo ed accorato (malgrado qualche comprensibile errore si capisce benissimo).

Clicca qui per leggere il messaggio completo.

2 commenti:

  1. L'Aborto non è solo un errore ma un aberrante omicidio; la vita umana fin dal concepimento, visibile o invisibile nel seno materno come nel suo mistero, non può essere oggetto di negoziazione politica; essa appartiene all'insieme dei valori non negoziabili.

    I cattolici e gli uomini retti del Mondo, del Brasile come della America Latina, hanno tutto il diritto e il dovere, di opporsi e prendere ogni precauzione perché una simile sciagura o strage di innocenti, non abbia a macchiare ulteriormente anche la crescita e la prosperità materiale e spirituale dell'America Latina ... .

    Oltre alla informazione estesa, di cui parla Alberto Monteiro, suggerirei la seguente soluzione teologica : CATENA ONLINE O ORDINARIA, DI ADORAZIONE PERPETUA DEL SANTISSIMO SACRAMENTO con la richiesta che lo Spirito Santo faccia prevalere la ragione e il rispetto per la vita .... . Ricordo che nessuno e niente può resistere alla potenza di Dio che ha detto, Chiedete e vi sarà dato....e ha aggiunto che la Fede può perfino spostare le Montagne.... .

    RispondiElimina
  2. Grazie per il commento.

    Preghiamo il Signore perché ci aiuti a convertirci.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Articoli correlati