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domenica 7 agosto 2011

La chiesa oratorio di San Gaetano

Alle porte della città di Caorle, immersa nella campagna, si trova la piccola frazione di San Gaetano, oggi in festa per la ricorrenza del patrono. Il piccolo oratorio dedicato al santo di Thiene, oggi dismesso in favore della più grande e recente chiesa, fu eretto nel 1797, per venire incontro alle necessità dei fedeli che, per partecipare alla Santa Messa, dovevano fare circa cinque chilometri di strada a piedi ed in barca fino a raggiungere la chiesa più vicina, che era quella di Ca' Cottoni. Nel 1823 un decreto dell'allora patriarca di Venezia Giovanni Pyrker stabiliva che in quell'oratorio si potessero celebrare le funzioni domenicali e nelle festività dell'anno, in ora da prescriversi dall'arciprete di Caorle. Tuttavia, verso la metà del XIX secolo, sorse un contenzioso tra la parrocchia del Duomo e quella di Ca' Cottoni, fino ad allora l'unica altra parrocchia del territorio cittadino, sul diritto di giurisdizione dell'oratorio di San Gaetano; il patriarca Angelo Ramazzotti risolse la questione a favore del Duomo, anche a motivo del fatto che il clero di Caorle si recava all'oratorio processionalmente ogni anno il terzo giorno delle rogazioni, vi amministrava i Battesimi e vi celebrava la solenne Santa Messa il 7 agosto, giorno del patrono, "come avveniva ai tempi del vescovato". La parrocchia di San Gaetano fu eretta soltanto nel 1959.
Ancora oggi, sopra la porta d'ingresso, campeggia la statua di san Gaetano da Thiene, di fine XVIII secolo, ed una meridiana. All'interno, alla parete del coro, era appesa una tela rafigurante il Santo patrono, opera del pittore veneziano Eugenio Moretti, della metà del 1800; l'altare era ornato con un'ulteriore statua lignea del santo, opera di scultori della Val Gardena, e da alcune lampade in rame provenienti dalla chiesa di Santo Stefano di Venezia. Sulla controfacciata si trovavano un Crocifisso ligneo del secolo XVIII ed una tela di Santa Rita da Cascia, contornata da una cornice in legno dorato di stile rinascimentale. Sulla parete di sinistra si apriva una piccola cappellina laterale dedicata all'Immacolata Concezione; all'interno dell'altare erano custoditi i resti del martire San Faustino, provenienti dalla chiesa veneziana di San Vidal.
L'oratorio, poi divenuto chiesa parrocchiale, fu proprietà di diversi nobili veneziani, che avevano comprato la tenuta nel territorio di San Gaetano: originariamente la famiglia Contarini Dal Zaffo, quindi le famiglie Marcuzzi e Giacomelli. Nella prima metà del XX secolo passò al barone Franchetti, che provvide al suo arricchimento; nella sua tenuta di San Gaetano, inoltre, egli ospitò più volte il suo amico e scrittore americano Ernst Hemingway, che, affascinato dal paesaggio della laguna di Caorle, lo descrisse nel suo libro "Di là dal fiume e tra gli alberi".

Fonti - Giovanni Musolino: Storia di Caorle (La Tipografica, Venezia - 1967)

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