Comincia domani il Tempo liturgico della Quaresima, quaranta giorni che ci condurranno alla Pasqua, la solennità più importante dell'anno liturgico. La liturgia caratterizza il Tempo di Quaresima in modo del tutto particolare, ad iniziare proprio dal rito dell'imposizione delle Ceneri che si svolgerà domani in tutte le chiese cattoliche del mondo. Le Ceneri che domani il sacerdote ci porrà sul capo sono i resti del bruciamento degli ulivi rimasti dalla Domenica delle Palme dell'anno scorso; anche questo è significativo, poiché i rami d'ulivo benedetti il giorno delle Palme ricordano l'ingresso in Gerusalemme del Signore Gesù nella settimana santa, e sono il simbolo della Sua Passione (Gesù, infatti, prima del suo arresto, pregava il Padre nel Getsemani, l'orto degli ulivi). Invece il gesto di ricevere la cenere sul capo affonda le sue radici nella storia: apprendiamo che già presso l'antico Egitto era segno di lutto rotolarsi con tutto il corpo nella cenere. Ma l'origine del gesto cristiano del giorno delle Ceneri proviene certamente dai molti passi della Bibbia che ne parlano come di un gesto di penitenza compiuto per supplicare l'aiuto di Dio e per fare penitenza: come ad esempio i Maccabei, che prima della battaglia decisiva contro il nemico «si cosparsero il capo di polvere per la preghiera a Dio» (2Mac 10, 25); o come i tre amici di Giobbe, quando, vista la disgrazia in cui era caduto il loro amico, «levarono la loro voce e si misero a piangere. Ognuno si stracciò il mantello e lanciò polvere verso il cielo sul proprio capo» (Gb 2, 12). A sottolineare che il cospargersi il capo di cenere è segno di penitenza e pentimento, vi sono le parole che il sacerdote pronuncia: "Ricordati che sei polvere e che ritornerai polvere", oppure, "Convertiti e credi al Vangelo". Durante la Quaresima siamo dunque invitati a cambiare vita, a lasciare da parte gli eccessi (acuiti dal carnevale) e a pregare, nel tempo che ci conduce verso la Passione che Nostro Signore ha sofferto per amor nostro.
Le Sante Messe con l'imposizione delle Ceneri saranno celebrate domani in Duomo alle ore 8:30 e 18:30, quest'ultima in forma solenne; è inoltre previsto un momento di preghiera con la lettura della Parola di Dio alle ore 17:00 per i bambini e i ragazzi della catechesi, durante il quale saranno loro imposte le Ceneri, ma non vi sarà la celebrazione della Santa Messa.
Una particolare devozione che in Quaresima ci unisce in modo particolare alle sofferenze di Cristo sulla Croce è la Via Crucis, che anche quest'anno celebreremo in due momenti ogni venerdì di Quaresima: il primo alle ore 15:00 in Santuario per giovani ed adulti, il secondo alle ore 17:00 in Duomo per i bambini e i ragazzi della catechesi. Quest'anno, durante la via Crucis in Santuario, e con approfondimenti su questo blog, mediteremo le stazioni del Calvario con le rivelazioni private della beata Anna Caterina Emmerich, religiosa tedesca beatificata da papa Giovanni Paolo II nel 2004, che ebbe tra gli altri il privilegio di rivedere in visione la Passione del Signore, che ha raccontato nei suoi diari affinché tutti i fedeli potessero accostarsi all'immenso dolore che Gesù Cristo ha portato sul suo Corpo per redimere l'umanità.
Non dimentichiamo che la Quaresima è anche il tempo della carità: essa si esprime in maniera speciale col digiuno, l'astinenza e l'elemosina. Il digiuno (prescritto dalla Chiesa nei giorni di mercoledì delle Ceneri e del Venerdì Santo) e l'astinenza dalle carni (ogni venerdì di Quaresima) ci aiutano ad offrire anche col nostro intero corpo una preghiera a Dio attraverso il sacrificio ed il dominio di sé. Digiuno ed astinenza partono con il cibo ma possono essere applicati anche ad altri aspetti della nostra vita: ad esempio, soprattutto per i giovani e i ragazzi, può voler significare astenersi dal computer, dai telefonini o dai videogiochi, per dedicare quel tempo alla preghiera; oppure, alla stessa maniera, spegnere la televisione o rinunciare allo spritz hour, per rimanere nel concreto. Questo prima di tutto ha una dimensione personale, di penitenza; assume poi una dimensione anche pubblica, tramite l'elemosina, ad esempio devolvendo l'equivalente del proprio digiuno, ma non solo, ai poveri ed alle opere di bene. Il nostro patriarcato, anche quest'anno, promuove l'iniziativa "Un pane per amor di Dio", con una cassettina da tenere a casa e da restituire, possibilmente con qualche soldo dentro, nei giorni della Settimana Santa, destinando quindi un aiuto concreto alle opere di carità; la Chiesa, in questo caso, diventa un tramite, affinché questo piccolo sacrificio da parte nostra si indirizzi nell'aiuto dei poveri e dei più bisognosi.
Iniziamo dunque il cammino della Quaresima con questo spirito, di pentimento e di rinnovamento della propria vita, per giungere ad essere risollevati tramite la Risurrezione di Cristo.
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