Tuttavia, poiché (al contrario di quanto affermano ateisti e laicisti) la Chiesa non è contraria alla ricerca storica e scientifica, e dato che l'ingresso di Nostro Signore nella storia dell'uomo è un fatto assolutamente importante per la religione cristiana cattolica, non si è mai voluto mettere un freno alle indagini sulla storicità della datazione del Natale il 25 dicembre. Queste ricerche hanno dato importantissimi risultati specie negli ultimi cinquant'anni, quando furono accidentalmente rinvenuti, in alcune grotte nei pressi del Mar Morto, dei rotoli di manoscritti biblici e di altri documenti della religione ebraica, datati tra il 150 a.C. e il 70 d.C.: essi sono noti come i rotoli di Qumran (o rotoli del Mar Morto).
Ma prima di parlare dell'importante contributo che questa scoperta ha apportato al nostro scopo, sfatiamo un altro mito: molti infatti vanno dicendo che nei Vangeli e nelle Scritture in genere non vi sarebbe alcun riferimento storico certo riguardo la nascita a Betlemme di Gesù. Questo è falso; abbiamo, invece, informazioni molto dettagliate; ma certo bisogna saperle trovare. L'inizio del Vangelo di San Luca ci dice infatti:
«Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta.
Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l'usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l'offerta dell'incenso.Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni.»
Lc 1, 5.8-9.11-13
«In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria.»
Lc 2, 1-2
Ma la prima citazione è quella più utile per risalire alla data di nascita: ci è infatti detto che Zaccaria, padre di San Giovanni Battista, apparteneva alla classe sacerdotale di Abia. Le ventiquattro classi sacerdotali ebraiche (come sappiamo da 1 Cr, 24, 1-19) si alternavano secondo un preciso calendario, officiando al tempo da sabato a sabato (da Giuseppe Flavio, Antiquitates, VII 365), e si sa che la classe di Abia era l'ottava nei turni di servizio; ma non si era mai riusciti a capire in quale periodo dell'anno officiasse. Il rinvenimento dei rotoli di Qumran ha permesso di ricostruire questi turni e, grazie all'impiego di un calendario solare di 364 giorni, di riportarli al nostro modo di scandire il tempo. Così si è capito che la classe di Abia officiava nel tempio due volte l'anno, la prima volta tra l'8 ed il 14 aprile e la seconda tra il 24 ed il 30 settembre. Si dà il caso che la tradizione cristiana orientale abbia fin dai tempi antichi celebrato tra il 23 ed il 25 di settembre la data dell'annuncio a Zaccaria, conformemente a quanto previsto da queste ricerche. Il Vangelo di San Luca, poi, ci dice con gran dovizia di particolari che l'Arcangelo Gabriele diede alla Beata Vergine Maria l'annuncio della nascita di Cristo sei mesi dopo questi eventi; tant'è che, come a voler dare conferma alla Madonna della veridicità delle sue parole, egli le dice che "è il sesto mese" di gravidanza per Elisabetta, che tutti dicevano sterile. Contando dunque sei mesi da settembre si arriva a marzo (il 25 marzo le tradizioni cristiane orientale ed occidentale pongono la solennità dell'Annunciazione), e dopo nove mesi si giunge a dicembre.
Ecco, dunque, che il 25 dicembre, come data per la Natività di Nostro Signore, non sembra essere stata scelta o inventata dagli uomini; tanto che la tradizione del Natale a dicembre proviene già dal I secolo, cioè dagli anni immediatamente successivi alla morte di Gesù Cristo. E non sembra verosimile, data la brevità del periodo a disposizione dei primi cristiani, che essi abbiano avuto il tempo di fare ragionamenti troppo complicati per scegliere una data al Natale.
Ma si potrebbe muovere un'altra obiezione: i Vangeli narrano che a Betlemme, quando Gesù Cristo nacque, i primi a renderGli omaggio furono dei pastori, ai quali apparvero gli angeli:
«C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l'angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
"Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama"».
Lc 2, 8-14
In conclusione, ancora una volta le ricerche delle fonti storiche sembrano confermare in maniera sicura non solo la vicenda storica del Signore Gesù Cristo fra gli uomini, ma anche che la data in cui noi celebriamo il Natale è del tutto attendibile.
Fonti:
- La storia conferma la nascita di Gesù il 25 dicembre, di Michele Loconsole su zenit.org;
- Lo studio di un professore dell’Università ebraica di Gerusalemme cancella ogni dubbio su un enigma millenario, di Vittorio Messori su Il Corriere della Sera;
- Studi e novità recenti, a cura di Andrea Nicolotti su christianismus.it
l'aNNUNCIAZIONE AVVENNE NEL MESE DI AB ED ELUL CORRISPONDENTE A META' AGOSTO E SETTEMBRE,SE CONTIAMO I NOVE MESI SUCCESSIVI GESU' NASCE NEL MESE DI ADAR NIOSAN,OSSIA MARZO APRILE.PER FAVORE NON DICA STRONZATE
RispondiEliminaLei crede in Gesù Cristo figlio di Dio??
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