Dopo la festa dell'Assunta e del suo compatrono San Rocco, Caorle si prepara alla festa quinquennale della Madonna dell'Angelo. Come tradizione le strade si colorano di bandierine variopinte, sui balconi compaiono bandiere e stendardi azzurri che raffigurano la Beata Vergine dell'Angelo. Tutta la città si addobba a festa, il Santuario si illumina così come il suo campanile, mentre quello del Duomo si colora di rosso. Anche il sito parrocchiale e il blog sono colorati di azzurro, il colore tradizionalmente legato alla Madonna.
E' la lunga attesa dell'evento straordinario della festa quinquennale; ma insieme ai segni esteriori non dimentichiamo di prepararci anche interiormente alle festività che ci attendono. Il patriarca Angelo Giuseppe Roncalli, l'8 settembre 1958, proprio un mese prima di essere eletto al soglio pontificio con il nome di Giovanni XXIII, ebbe modo di partecipare alla solenne festa, culminata con la processione via mare, in occasione del centenario delle apparizioni di Lourdes, e ciò che lo colpì maggiormente furono proprio la devozione e la fede del popolo di Caorle. Rileggiamo le sue parole, dalla lettera inviata all'allora parroco mons. Felice Marchesan:
Folla sempre devota e pia:
giovinezza vibrante di schietta devozione
appresa in casa e portata sù
dallo zelo sacerdotale
presso l'altare.
Quindi prepariamo la città con il fasto e la gioia delle bandierine, degli stendardi e delle luci, ma prepariamo anche noi stessi, perché accompagnare in processione il simulacro della Vergine per le vie della città significhi per noi seguire la Santa Vergine e il suo Divin Figlio nella strada della nostra vita ogni giorno.
Ma almeno è concreto?
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