Il prossimo 16 agosto ricorre per Caorle la festa di uno dei suoi compatroni, forse il più amato: San Rocco confessore. Nato nel XIV secolo probabilmente a Montpellier, perse in giovane età entrambi i genitori; quindi decise di aderire totalmente a Cristo, vendendo tutti i suoi averi e affiliandosi al Terz'Ordine francescano. Vestiti, poi, gli abiti del pellegrino, decise di recarsi a Roma per pregare sulle tombe degli apostoli; l'iconografia classica del santo, infatti, lo rappresenta sempre con i tradizionali segni che in quei tempi accompagnavano i pellegrini, cioè il bastone, la conchiglia, la borraccia, il cappello. Giunto nella città di Acquapendente, ignorando gli avvertimenti della gente, decise di prestare servizio nell'ospedale locale in favore degli appestati; qui compiva guarigioni miracolose semplicemente tracciando il segno della Croce sugli ammalati. La guarigione che ne accrebbe la fama presso il popolo fu la guarigione di un cardinale, dopo il suo arrivo a Roma, per la quale ancora oggi san Rocco viene invocato per la guarigione dalle malattie più gravi. Verso la fine del '300 comincia quindi il suo viaggio di ritorno in Francia; ma lungo il cammino scopre di essere lui stesso ammalato di peste: così si isola da tutti e si rifugia in un bosco a Sarmato, nelle vicinanze di Piacenza. A salvarlo dalla fame giunse un cane, con un tozzo di pane giorno dopo giorno, come rappresentato nella maggior parte delle raffigurazioni; fino a quando il suo ricco padrone, seguendolo, scopre il rifugio del santo. San Rocco sopravvisse alla peste, e continuò ad operare miracoli presso coloro che ne erano afflitti, tanto che la sua fama si sparse in tutta la nazione. Probabilmente morì prima di far ritorno in patria, incarcerato a Voghera a causa del clima di sospetti di cui era intrisa la politica delle signorie dell'epoca; interrogato non volle svelare la sua identità, ma quando, in punto di morte, si verificarono molti prodigi, il popolo avvisò il governatore della presenza in città del santo pellegrino. Aperta la cella, tuttavia, era già troppo tardi. La data della morte è, secondo la tradizione, il 16 agosto, l'anno è probabilmente compreso tra il 1376 e il 1379.
La devozione a san Rocco era già diffusa anche nel veneziano e a Caorle in particolare, come testimoniano i resti dell'affresco sulla parete laterale sinistra, risalenti al '400; e infatti fu proprio a lui che il popolo e le autorità civili di tutta la Serenissima si rivolsero per scampare all'epidemia di peste che aveva afflitto la città nel XV secolo, e che portò alla costruzione della Scuola Grande di San Rocco, a Venezia, e la traslazione delle sue reliquie nella città lagunare. A Caorle la devozione prese nuovo vigore nel 1686, anche qui per scampare ad un'altra epidemia di peste. Proprio in questa occasione la comunità cittadina e la già esistente Confraternita di San Rocco decisero di costruire una cappella, proprio nella piazza del Duomo, che fu demolita nella prima metà dell'ottocento, dopo che era passata dall'uso sacro a quello profano. Restano i frammenti di affresco con la vita del Santo, sotto il porticato eretto con i restauri del 2000, su quella che doveva essere la parete sinistra dell'antica cappella. In Duomo, invece, è conservata la statua lignea del santo, custodita prima nell'altare di quella cappella fino alla demolizione.
Da quel lontano 1686 ogni 16 agosto la comunità si riuniva per ringraziare Dio e il loro intercessore, san Rocco, per il voto espresso a causa della peste, e questa tradizione durò fino a circa gli anni 80, con una grande processione che portava l'immagine del santo per le vie del paese, listato a festa, poiché il 16 agosto era giorno di vacanza per tutti. Oggi la tradizione si è perduta; forse perché la stagione in questo periodo di agosto è al suo culmine, certamente perché il sentimento religioso è oggi molto affievolito rispetto a un tempo. Ma la nostra comunità intende comunque non dimenticare del tutto questo santo e quello che ha fatto per il popolo di Caorle: come ogni anno, il 16 agosto, sarà celebrata una Messa solenne alle 10:00, in Duomo, per onorare il nostro compatrono san Rocco.
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