Venerdì 29 giugno prossimo, solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, patroni di tutta la Chiesa Romana e della città di Roma, il nostro patriarca, mons. Francesco Moraglia, riceverà il pallio dalle mani del Santo Padre Benedetto XVI. Il pallio è una sottile striscia di lana bianca, confezionata dalle suore di clausura del convento di Sant'Agnese in Roma, che costituisce un'insegna liturgica propria del Papa e di tutti gli arcivescovi metropoliti, ossia quei vescovi che presiedono ad una provincia ecclesiastica ed hanno giurisdizione sulla propria diocesi e sulle diocesi suffraganee. Per il patriarcato di Venezia la metropolia si estende alle diocesi di Adria-Rovigo, Belluno-Feltre, Concordia-Pordenone, Chioggia, Padova, Treviso, Verona, Vicenza e Vittorio Veneto.
Il giorno di Sant'Agnese, il 21 gennaio, il Papa benedice tradizionalmente gli agnelli dalla lana dei quali le suore realizzeranno queste particolari stole, che vengono indossate sulle spalle sopra i paramenti liturgici propri della Santa Messa durante le Messe pontificali. Sopra vi sono intessute sei croci nere di seta, tre delle quali ornate dalle acicule, ossia tre spilloni gemmati, che ricordano i chiodi della crocifissione. Il Santo Padre benedirà i Palli domani, vigilia della solennità, durante i primi vespri; essi verranno poi deposti fino alla Messa del 29 in uno scrigno presso la tomba dell'Apostolo Pietro. Da quest'anno, come comunicato nel bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, il rito di consegna del Pallio da parte del Papa agli arcivescovi metropoliti subirà delle lievi modifiche rispetto agli anni scorsi: la consegna avverrà infatti durante i riti iniziali e non più prima dell'Offertorio, sia per evitare di interrompere la Santa Messa con un rito troppo lungo (gli arcivescovi che riceveranno il pallio quest'anno sono 46) sia per non dare al rito un senso sacramentale (come il Battesimo, la Cresima o l'Ordine, i cui riti si svolgono prima dell'Offertorio).
Il significato del Pallio, come più volte ribadito dal Papa durante le omelie tenute nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, è quello di unire visibilmente, oltre che spiritualmente, gli arcivescovi che lo ricevono al vescovo di Roma, esprimendo quella comunione episcopale che è necessaria per la Chiesa; il Pallio, essendo fatto di lana di agnelli, simboleggia anche l'Agnello di Dio, Cristo, immolato per scontare i peccati del mondo.
Insieme al patriarca Francesco anche una delegazione di sacerdoti, religiosi e laici si recherà a Roma, raggiungendo la Capitale già domani 28 giugno e ritornando nella serata del 29. Uniamoci anche noi nella preghiera ai nostri fratelli del patriarcato, chiedendo al Signore che riempia delle sue grazie il Patriarca e gli altri arcivescovi metropoliti, e doni loro di servirLo con fedeltà ed obbedienza, in comunione con il Papa, nella Sua Santa Chiesa.
La celebrazione della Santa Messa con la consegna dei palli sarà trasmessa in diretta TV dall'emittente della CEI TV2000, canale 14 del digitale terrestre oppure in web streaming, raggiungibile cliccando qui. Inoltre sarà trasmessa anche da Telepace, canale 187 del digitale terrestre oppure in web streaming, raggiungibile cliccando qui.
Vorrei precisare che il Pallio non è confezionato dalle suore di clausura di s. Agnese, ma da secoli, è tessuto, lavorato e confezionate dalle monache benedettine di S. Cecilia, che allevano gli agnellini, provenienti da S. Agnese e benedetti dal papa il 22 gennaio di ogni anno per ricavarne la lana di cui sono composti i palli
RispondiEliminahttp://www.benedettinesantacecilia.it/htm/Il%20Pallio.html
rettifico: il 21 gennaio di ogni anno
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