Si è celebrata sabato 3 ottobre la solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo ausiliare mons. Beniamino Pizziol, per dare il benvenuto della comunità parrocchiale a don Giuseppe Simoni, il nuovo sacerdote inviato dal patriarca Angelo Scola. Oltre alla comunità della nostra parrocchia, erano presenti delle rappresentanze delle comunità di Santa Maria del Suffragio di Asseggiano (accompagnata dal nuovo parroco, don Marco Scaggiante, già cappellano di Santo Stefano di Caorle, che ha sostituito proprio don Giuseppe) e di San Giovanni Evangelista di Mestre (dove don Giuseppe ha svolto alcuni anni della sua attività pastorale).
All'inizio della celebrazione è stata data lettura del decreto con cui il patriarca ha nominato don Giuseppe Manzato e don Giuseppe Simoni parroci in solidum della nostra parrocchia, in osservanza del Codice di Diritto Canonico; nomina che il vescovo Beniamino ha poi adeguatamente illustrato alla fine della Messa, e che si inserisce nell'alveo della Comunità Pastorale, che unisce la parrocchia di Santo Stefano a quelle di Ca' Corniani, Marango, Brussa e Castello. Don Giuseppe Simoni è stato nominato parroco di Ca' Corniani, così da dedicare un'attenzione speciale alla comunità che ivi risiede e a quella di Ottava Presa. Ma, precisa mons. Beniamino, l'attività pastorale del nostro nuovo sacerdote sarà in maggior parte dedicata alla comunità di Santo Stefano; in particolare, il vescovo ausiliare ha esortato i giovani a seguire don Giuseppe Simoni, ad aiutarlo e a lasciarsi aiutare da lui, continuando così l'opera compiuta da don Claudio che lo ha preceduto. Don Giuseppe Simoni rimane anche consulente ecclesiastico della FISM veneziana (Federazione Italiana delle Scuole Materne), fondata nel 1972 da mons. Odino Spolaor, compianto parroco di Santo Stefano di Caorle.
Don Giuseppe Manzato, in qualità di moderatore, sarà il referente della parrocchia presso il patriarca e le autorità civili.
Porgiamo dunque a don Giuseppe Simoni i migliori auguri per l'inizio della sua attività tra noi, e rimettiamolo in particolare alla materna protezione della nostra Madonna dell'Angelo, Madre di Cristo e della Chiesa.
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