Può una coppia cristiana fare ricorso ai metodi anticoncezionali?
Sì, una coppia cristiana può e deve essere responsabile nella sua facoltà di poter donare la vita. [2368-2369-2399]
2368. Un aspetto particolare di tale responsabilità riguarda la regolazione della procreazione. Per validi motivi gli sposi possono voler distanziare le nascite dei loro figli. Devono però verificare che il loro desiderio non sia frutto di egoismo, ma sia conforme alla giusta generosità di una paternità responsabile. Inoltre regoleranno il loro comportamento secondo i criteri oggettivi della moralità. Quando si tratta di comporre l'amore coniugale con la trasmissione responsabile della vita, il carattere morale del comportamento non dipende solo dalla sincera intenzione e dalla valutazione dei motivi, ma va determinato da criteri oggettivi, che hanno il loro fondamento nella natura stessa della persona umana e dei suoi atti, criteri che rispettano, in un contesto di vero amore, l'integro senso della mutua donazione e della procreazione umana; e tutto ciò non sarà possibile se non venga coltivata con sincero animo la virtù della castità coniugale [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 51].
2369. “Salvaguardando ambedue questi aspetti essenziali, unitivo e procreativo, l'atto coniugale conserva integralmente il senso di mutuo e vero amore e il suo ordinamento all'altissima vocazione dell'uomo alla paternità” [Paolo VI, Lett. enc. Humanae vitae, 12].
2399. La regolazione delle nascite rappresenta uno degli aspetti della paternità e della maternità responsabili. La legittimità delle intenzioni degli sposi non giustifica il ricorso a mezzi moralmente inaccettabili (per es. la sterilizzazione diretta o la contraccezione).
Potrebbe dunque sembrare una terribile svista nel porre la domanda, svista che, per qualche lettore, potrebbe indicare una sorta di ripensamento nella dottrina della Chiesa riguardo all'uso dei contraccettivi; vi si può leggere, infatti, e senza un utilizzo smodato della fantasia: "E' lecito usare i contraccettivi? Risposta: sì". Vediamo invece cosa dice lo stesso numero di Youcat nella traduzione in altre lingue, diverse da quella italiana. Nell'edizione originale in lingua tedesca il numero 420 suona così:
Darf ein christliches Ehepaar Empfängnisregelung betreiben?
Che significa:
Può una coppia cristiana esercitare (praticare) una regolazione (un controllo) dei concepimenti (delle nascite)?
May a Christian married couple regulate the number of children they have?
Che significa:
Può una coppia cristiana regolare il numero dei bambini che ha?
(Testi e traduzioni tratti dal blog Settimo Cielo di Sandro Magister).
Se dunque confrontiamo la stessa domanda nell'originale tedesco, tradotta in lingua inglese e tradotta in lingua italiana appare evidente il distacco dalla fedeltà all'originale; infatti né in tedesco, né in inglese si parla di anticoncezionali: perchè in italiano sì?
L'azione della Congregazione della Dottrina della Fede, che arriva a poche ore dalla presentazione ufficiale di Youcat prevista per oggi, è un'azione chiara e decisa; speriamo e preghiamo che possa dipanare ogni dubbio, mettere definitivamente in chiaro l'errore dell'attuale edizione italiana (che può a sua volta trarre in errore i giovani che la leggeranno) e provvedere al più presto alla correzione.
Aggiungo una notizia dell'agenzia ASCA, la quale afferma che le copie del Catechismo per i giovani, Youcat, resteranno nelle librerie italiane, con l'aggiunta però di un foglio che sottolinea l'errore nella domanda 420 e la riformula nella maniera seguente: "Puo' una coppia cristiana fare ricorso ai metodi di regolazione della fecondita'?", più vicina all'originale tedesco ed alla traduzione inglese.
RispondiEliminahttp://www.asca.it/news-VATICANO__CATECHISMO__YOUCAT__RESTA_IN_LIBRERIA_MA_CON_DOMANDA_CAMBIATA-1008131-ORA-.html
Un mio commento: resta comunque la preoccupazione per essersi accorti così tardi di un errore così grave, se pensiamo che tale Catechsimo è espressamente dedicato ai giovani. Preghiamo perché tale errore non contribuisca a generare confusione negli animi dei giovani che, in buonafede, cercheranno risposte ai loro interrogativi.